TEST DA PIUMA: 

tutto quello che avete bisogno di sapere
quando comprate un pappagallo
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Le malattie virali dei Pappagalli sono un grosso problema sia per gli Allevatori che per i i proprietari di animali da compagnia. Polioma, Malattia del Becco e delle Penne,PDD, Herpesvirus.... sono tutte malattie incurabili, mortali, e subdole, manifestandosi spesso settimane o mesi dopo l'acquisto del soggetto, con grave danno sia economico che affettivo. Sono inoltre patologie infettive, ossia contagiose: ciò significa che l'incauta introduzione di un soggetto malato o semplicemente portatore in un gruppo di Pappagalli mette a repentaglio la salute di tanti e non solo quella del nuovo arrivato. 
Per limitare questi rischi la scienza si è impegnata nella ricerca di test che ci aiutassero ad identificare i soggetti portatori di questi virus per arginare la diffusione: e un grande progresso in questo senso è stato raggiunto con le tecniche PCR.
PCR è una sigla che indica una raffinata tecnica di amplificazione degli acidi nucleici (DNA e RNA), per cui diventa possibile individuare anche minime quantità di un determinato materiale genetico, come quello contenuto in pochissimi elementi virali o batterici.

E' quindi possibile reperire virus in campioni piccolissimi: poche gocce di sangue, saliva, biopsie endoscopiche, tamponi di feci e perfino dalle poche celluline presenti alla base del calamo della piuma. Questa possibilità ha fatto diventare molto popolari dei test eseguiti direttamente dai proprietari o dai venditori degli animali, che inviano autonomamente al laboratorio piume strappate a caso dai loro uccelli, utilizzando poi i referti ottenuti come garanzia di buona salute. Purtroppo non sempre tale garanzia si rivela fondata e non sono rari i casi di animali testati negativi che successivamente si rivelano portatori del virus o anche malati.Come può accadere questo???Questo dipende dal fatto che non necessariamente un determinato patogeno si trova nel tessuto che scegliamo, per nostra comodità, di analizzare. Ad esempio, il Circovirus, agente della Malattia del Becco e delle Penne, si trova effettivamente nelle penne, ma non in tutte allo stesso momento. In uno studio su un gruppo di inseparabili infetti, di 47 soggetti positivi all'esame del sangue solo 10 era positivo anche a quello della penna: questo significa che oltre due su tre degli animali di quel gruppo, se testati solo da penna, sarebbero stati venduti e introdotti in colonie e allevamenti, diffondendo così il virus. Il Poliomavirus, fra le principali cause di mortalità delle Ara, ma molto diffuso anche in altre specie sudamericane e australiane, nonchè negli Agapornis, si localizza a livello del fegato, della milza, di altri organi interni, non sempre del sangue e solo raramente a livello delle piume, di solito in momenti di stress del soggetto portatore, ad esempio nella stagione riproduttiva. E' quindi abbastanza intuitivo capire che una penna a caso strappata da un pappagallo a caso, al momento del tutto asintomatico, magari pullo, abbia una bassa probabilità di contenere il virus: per cui detta penna inviata al laboratorio risulterà negativa (e infatti il virus dentro non ce l'ha) ma non ci garantirà affatto che il pappagallo da cui proviene sia effettivamente negativo. Anche nei casi di massima buona fede (che non è sempre scontata da parte dei rivenditori) quindi affidarsi a questi test è estremamente rischioso: il mio consiglio è sempre quello di far controllare il pappagallo subito dopo l'acquisto dal vostro veterinario aviare di fiducia, che vi consiglierà i modi e i tempi giusti per eseguire i test ed assicurarvi sulla salute del nuovo arrivato e degli amici piumati con cui già condividete la casa.

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