PDD. La storia di Chanel

La storia di Chanel dimostra come impegno e perseveranza portino risultati

English version PDD. The story of Chanel

A febbraio 2020 Chanel viene portata in clinica perchè la sua lunga malattia sembrava arrivata ad uno stadio terminale.

Questa giovane Ara ararauna infatti era in cura da quasi un anno per un malessere apparentemente inspiegabile e che non rispondeva ad antibiotici, antimicotici, cortisonici, vitamine somministrati per diversa via.

Al momento della visita, il mio primo incontro col pappagallo, Chanel è molto magra (820 gr), debole, tanto da doversi aiutare col becco per provare a stare in piedi e soprattutto presenta una grave difficoltà respiratoria. 

Primo incontro con Chanel (1)

Primo incontro con Chanel (2)



Immediatamente viene ricoverata in gabbia riscaldata e ossigenata e ciò le offre solo un marginale sollievo: si procede poi a reidratazione sottocutanea e alla somministrazione di un blando calmante che, diminuendo l'ansia, la aiutasse a respirare un po' meglio.
Si preleva poi un campione di sangue che mostra un generico quadro di sofferenza a livello dell'apparato digerente e del fegato, come pure un modesto aumento dei globuli bianchi, indice di una risposta immunitaria in corso. Si esegue anche un tampone batteriologico e micologico dalla trachea, che rivela una infezione batterica ed esclude la presenza di funghi.  

In ricovero Chanel è persistentemente dispnoica. Approfittando della sedazione necessaria per eseguire la radiografia, si applica tracheotubo nel sacco aereo toracico caudale che però non produce apprezzabile miglioramento: si deduce quindi che il tessuto polmonare in sè non ventili adeguatamente.

Si continua terapia di supporto con fluidi, vitamine, meloxicam, antibiotico, aerosol con F10, alimentazione assistita. 

Il pappagallo migliora leggermente ma permane atassico, incapace di stazione e a volte presenta tremori diffusi: spontaneamente si alimenta in maniera insufficiente. Nelle deiezioni si notano spesso frammenti di cibo indigerito.

Dopo 48h si ripete radiografia previa somministrazione di 5 ml di mezzo di contrasto iodato in 40 di formula da imbecco: la RX conferma peristalsi molto rallentata e dilatazione del proventricolo. 

Rx con mezzo di contrasto


Il referto radiografico consente di emettere sospetto diagnostico di ganglioneurite aviare/PDD con complicazione di polmonite (ab ingestis versus micotica). La conferma di tale sospetto diagnostico richiederebbe diversi esami:
- PCR Bornavirus
- ricerca anticorpi antigangliosidi nel siero 
- istologia di una biopsia dell'ingluvie, che però appare inappropriata data la instabilità del paziente.

A questo punto temevamo che per Chanel non ci fossero prospettive, sostenendo comunque la necessità di una terapia; il meritevole proprietario non volle arrendersi e si portò Chanel a casa, con una complessa terapia che mirava ad alleviare la sintomatologia neurologica e respiratoria.

Le restrizioni imposte a causa della pandemia poche settimane dopo ci impedirono di visitare nuovamente Chanel, il cui proprietario risiede in un'altra città; aggiornamenti telefonici però ci dicevano che la pappagallina era ancora viva ed anzi molto lentamente migliorava. 

A maggio finalmente il proprietario è libero di riportarcela in visita. 
Chanel adesso pesa 850 gr, appare di nuovo capace di stazione e deambula senza bisogno di sostenersi col becco, non vola ma ha ricominciato a dormire appollaiata. 

Il proprietario la tiene in casa, come prima, ma lei è molto più autonoma e la sua qualità di vita decisamente migliorata. Purtroppo è ancora molto instabile in sedazione, per cui si rinuncia alla biopsia dell'ingluvie: si riesce comunque a fare RX (che conferma la grave dilatazione del proventricolo) e prelievo per controllo generale e ricercare gli anticorpi anti gangliosidi, un valore legato all'infiammazione delle terminazioni nervose caratteristica della PDD. Chanel risulta possedere questi anticorpi e ciò, coniugato con la sintomatologia, conferma che è affetta proprio dalla temuta PDD.

Senza perderci d'animo, visto il miglioramento di Chanel, rimoduliamo il suo protocollo terapeutico, cercando sostanze che potessero essere somministrate per bocca dal proprietario, che non era a suo agio nell'eseguire iniezioni, volte a stabilizzare la risposta infiammatoria patologica di Chanel e a promuoverne la funzionalità nervosa.

Dopo altri 3 mesi il proprietario ci aggiorna: Chanel è tornata da quasi due mesi nella sua voliera esterna, dove si muove normalmente, si arrampica, salta da un posatoio all'altro.
La respirazione è normale, si alimenta autonomamente con estrusi, cereali e legumi cotti, frutta più semi secchi una volta alla settimana e nelle deiezioni non compaiono mai resti indigeriti, indipendentemente da quello che mangia.
Con solo un piccolo supporto di un po' di formula da imbecco la sera, anche come veicolo per la terapia, mantiene un peso intorno ai 900 gr e conduce di base una normale vita da pappagallo.

Chanel mangia...

Chanel si fa coccolare...

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