Ara magro? Non è sempre PDD!
Apollo è un'Ara Giacinto che vive in una collezione mista di diversi Ara ed altre specie.
Viene presentato per vomito cronico della durata di diversi anni! Inizialmente la sintomatologia era occasionale e riguardava solo determinati alimenti, poi nel corso del tempo è andata peggiorando e gli alimenti digeriti erano sempre meno. E' stato visitato più volte, da veterinari diversi, ma non si è mai giunti ad una diagnosi né ad un trattamento efficace: sotto antibiotico migliorava temporaneamente ma poi ricominciava peggio di prima.
Attualmente il povero Apollo mangia solamente estrusi ma anche con quelli vomita quotidianamente. Altri Pappagalli, compresa un'altra Giacinto praticamente coetanea, con lo stesso regime di estrusi più frutta e noci non presentano sintomi.
Al momento della visita Apollo appare in condizioni preoccupanti: il piumaggio è completo ma tristemente opaco, lontano dal vibrante blu per cui la sua specie è famosa; ancor peggio però il suo peso è di 1 kg scarso a fronte di una normalità di 1300-1500 gr! Il povero Apollo è molto debole, tiene le ali basse, e sta seduto sulle zampe invece che ritto in piedi. L'ultimo collega che lo ha valutato ha prospettato lo spettro della temuta PDD. Questa grave malattia causa una progressiva paralisi del tratto digerente con un malassorbimento sempre più grave e alla fine la morte per inanizione anche se il Pappagallo ha sempre cibo disponibile.
Il proprietario è una persona esperta di pappagalli ed è consapevole della delicatezza della situazione: ci accordiamo quindi per un protocollo diagnostico completo ma graduale, senza stressare eccessivamente il paziente.
Il primo step è eseguire un esame coprologico completo. Esso denuncia un dismicrobismo abbastanza grave ma questo era previsto: non si evidenziano però patogeni specifici che possano giustificare la severità del quadro. Anche gli esami del sangue sono meno alterati del previsto: certo ci sono i segni della prolungata denutrizione ma anche qui niente di specifico.
La radiografia è particolarmente interessante: lo stomaco è decisamente anormale ma non mostra i classici segni radiografici della AGN - PDD. E a conferma di ciò, arriva anche il risultato del test: negativo! La temuta malattia sembra sempre meno probabile: ma allora perchè Apollo è ridotto così male?
Si decide quindi di passare alla seconda parte del piano diagnostico: un esame endoscopico del tratto digerente con la raccolta di campioni istologici. Questo genere di esami sono frequentemente indispensabili per raggiungere una diagnosi nella Medicina degli Uccelli, in cui l'esame clinico e i valori ematochimici danno informazioni meno specifiche rispetto a quelle dei pazienti più "tradizionali".
Apollo viene quindi addormentato, intubato e prima di tutto si preleva un frammento di ingluvie: l'istologia dell'ingluvie è il test dirimente per la diagnosi definitiva di AGN - PDD. Dalla piccola breccia praticata si fa penetrare un endoscopio che esplora tutto la sacca del gozzo e poi scende per l'esofago toracico giù fino al primo stomaco (proventricolo) e al secondo (ventriglio). La mucosa che ricopre entrambi gli stomaci appare marcatamente infiammata, con erosioni e placche biancastre irregolari: attraverso una piccolissima pinza si prelevano diversi microcampioni che faranno luce sul mistero.
Apollo supera tranquillamente il delicato intervento e torna a casa: non rimane ora che aspettare pazientemente il verdetto del laboratorio.
Quando finalmente arriva, tiriamo un sospiro di sollievo. La temuta PDD si conferma assente e la misteriosa gastrite cronica che da tanto affligge Apollo ha finalmente un nome: si tratta di una gastrite micotica, sostenuta da funghi che approfittando di una momentanea immunodepressione, forse legata ad una carenza alimentare, hanno colonizzato la parete dello stomaco. Si tratta di una patologia poco comune, o forse sottodiagnosticata, perchè senza un protocollo diagnostico ragionato non si trova. La strada per uscirne sarà lunga, vista la cronicità del problema, ma almeno adesso possiamo impostare una terapia mirata. Finger cross!